Posizione dell’Accademia di scienze naturali e umanistiche
sugli eventi in corso in Russia e nel mondo
Una delle leggi fondamentali che hanno costituito la base della creazione del nostro mondo e del suo continuo sviluppo, società umana incluso, è il Canone dell’unità e della lotta fra gli opposti. Qualsiasi sistema è efficace solo in presenza di un equilibrio tra forze di evoluzione e forze di regressione. Solo pochi decenni fa la coesistenza di due sistemi sociali, di due mondi fondati su diversi principi della proprietà e, soprattutto, su diversi valori etici e morali e su relazioni interpersonali differenti, ha garantito il progressivo evolversi dell’umanità.
Epoche di duro confronto si sono susseguite a periodi di distensione politica nell’arena internazionale, ma al contempo questo è stato un periodo fiorente delle scienze, delle arti, delle culture e delle economie dei Paesi. Alla fine del XX secolo, con la dissoluzione dell’URSS e il conseguente cambiamento del sistema politico ed economico dello Stato, nonché il catastrofico declino dei valori etici, morali e culturali della popolazione, il sistema bipolare è crollato.
Inoltre, la Costituzione Russa del 1993 assicurava la priorità delle leggi internazionali rispetto a quelle nazionali. Ciò ha consolidato la sottomissione della nazione ai Paesi economicamente sviluppati dell’occidente, e le leggi recepite dalla Federazione Russa soddisfacevano i requisiti del Fondo Monetario Internazionale, dell’ONU e dell’OMS.
In assenza di fattori limitanti, la situazione dell’emergente mondo unipolare si sta aggravando ulteriormente. L’umanità ha dovuto affrontare una disuguaglianza senza precedenti tra i Paesi industrialmente più avanzati e gli altri Paesi nei settori socio-economici, tecnico-scientifici, politici e molti altri. L’élite finanziaria ha compreso già da molto tempo che la biosfera terrestre non è in grado di assicurare i crescenti bisogni dell’umanità in conformità agli standard del “miliardo d’oro”. Oggi è ormai evidente l’esistenza di un piano teso a privare del futuro la maggior parte dell’umanità.
I dettagli di questo piano sono ben infiocchettati da proposte che si presentato come un voler prendersi cura del pianeta: ad esempio, come giustificazione della necessità di ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera. Tuttavia, il pericolo reale non è così grande da dover radicalmente cambiare il modo di vivere e la coscienza delle persone di tutti i Paesi.
Una seria minaccia per gli interessi fondamentali delle future generazioni umane è emersa, la cui causa principale è la globalizzazione in tutte gli ambiti della civiltà umana.